01. Joy to the World – Three Dog Night.
02. Maggie May – Rod Stewart.
03. It's Too Late – Carole King.
04. One Bad Apple – The Osmonds.
05. How Can You Mend a Broken Heart – Bee Gees.
06. Indian Reservation – Paul Revere & the Raiders.
07. Go Away Little Girl – Donny Osmond.
08. Take Me Home, Country Roads – John Denver.
09. Just My Imagination – The Temptations.
10. Knock Three Times – Tony Orlando and Dawn.
Le prime dieci della Billboard annuale.
Gli altri cantano ed io sto qui a fare tappezzeria. È troppo tardi: mi è passata la voglia di cantare. – Pare abbia detto, in inglese, Carole King durante la preparazione di Tapestry nel ’71. Le sue canzoni, se le cantavano gli altri, arrivavano al successo, ma se le cantava lei, niente. Quando l’album fu finalmente pronto, Carole era veramente sfiduciata.
Tapestry
Mai dire mai, la canzone It’s too late raggiunse immediatamente il top della classifica e Tapestry vendette decine di milioni di copie, divenendo l’album più venduto di sempre, prima di essere superato da Thriller nell’82.
Il confronto con le vendite di Tapestry potrebbe farlo sfigurare, tuttavia Who’s Next è l’album che per una ventina d’anni ho giudicato il più bello del mondo, prima che l'avanzare dell'età e dell'artrosi mi facessero rivedere il giudizio. Quinto album degli Who e primo a raggiungere finalmente la vetta in UK, conteneva almeno sei pezzi ascoltabili ripetutamente. Soprattutto se si è giovani e pieni di energia.
Who's Next
Quell’anno arrivarono al top anche Rod Stewart con Maggie Mae e i Led Zeppelin con Stairway to Heaven. In USA la vetta la raggiunse anche Janis Joplin, con Pearl, sia pure con un aiutino dovuto alla morte recente.
Pearl
Jim Morrison dei Doors volle iscriversi al Club dei 27 e divenne, a mani basse, il morto dell’anno, avendo perfino la finezza di perire a Parigi. Battè facilmente Duane Allman degli Allman Brothers Band, che peraltro non aveva neanche 25 anni.
Pienissimo di sé.
Anche se non immaginava nemmeno lontanamente di vincere il titolo di “morto dell’anno” nove anni dopo, John Lennon compose Imagine, la canzone più bella del '71.
Altre canzoni del 1971
Bruno Lauzi – Amore caro amore bello
Equipe 84 – Una Giornata al mare
Joan Baez – The Ballad of Sacco and Vanzetti
Lucio Battisti – Pensieri e parole
Lucio Dalla – 4 marzo 1943
Pop Tops – Mamy blue
Duane Allman, fondatore e chitarrista degli Allman Brothers, ce l'aveva messa tutta. Si drogava regolarmente e andava in moto da ubriaco. Il fratello Gregg diceva che la moto di Duane, una Harley da 750 cc, chiamata Sweet Melissa, conosceva solo due velocità: 100 all'ora o parcheggiata. Morire in un incidente motociclistico accrebbe il suo punteggio per il titolo di “morto dell’anno”.
Berry Oakley e Duane Allman.
Purtroppo, il ventiquattrenne Duane aveva l'aspetto di un quarantenne emaciato. Troppo più brutto di Morrison per ottenere il voto femminile, che s’indirizzò in massa verso quest'ultimo.
La Harley XLH 750 del 1970-71 è quella raffigurata nella foto. Non risulta che Duane avesse modificato la sua e con una moto così, venne aperta un'inchiesta per appurare se si fosse trattato di incidente o di suicidio per la vergogna di avere una moto tanto brutta.
Harley Davidson Sportster XLH del 1971.
Per imbruttire la moto, notate come i progettisti dell'Harley abbiano posto un piccolo scaldabagno spaziale sotto la sella. Fu la risposta degli stilisti americani alla vasca da bagno sulla ruota posteriore della Triumph Bathtub, voluta da Turner.
E ricordatevi di Oakley, il suo amico bassista degli Allman Brothers, ne risentirete parlare nel '72.
Successi del 1971
Allman Brothers – Statesboro Blues
Allman Brothers – You don’t love me
Carole King – It's Too Late
Cat Stevens – Wild world
Cat Stevens – Morning Has Broken
Creedence Clearwater Revival – Hey tonight
Don McLean – American pie
Doors – L A Woman
Doors – Riders On the Storm
Genesis – The musical box
Ike and Tina Turner – Proud Mary
J.J. Cale – After midnight
J.J. Cale – Call Me the Breeze
J.J. Cale – Crazy Mama
J.J. Cale – Don't Go to Strangers
Janis Joplin – Me and Bobby McGee
Jethro Tull – Aqualung
Jethro Tull – Locomotive breath
Joan Baez – The night they drove old dixie down
John Lennon – Imagine
John Lennon – Jealous Guy
Led Zeppelin – Stairway to heaven
Richie Havens – Here comes the sun
Rod Stewart – Maggie May
Rolling Stones – Brown sugar
Traffic – Gimme some lovin’
Who – Behind blue eyes
Who – Baba O'Riley
Who – Won't Get Fooled Again
Caveat: I film dei primi anni settanta contenevano spesso rappresentazioni esplicite di sesso e violenza, che il pubblico di allora considerava "moderne". Oggi, molte di queste scene infastidiscono (un po' come gli effetti speciali degli odierni film per adolescenti) e impediscono di godersi dei film, che altrimenti sarebbero ancora apprezzabili.
Arancia meccanica (A Clockwork Orange), di Stanley Kubrick. Con Malcolm McDowell. Un tipico esempio di quanto detto nella nota: a diciott'anni ne ero entusiasta, oggi non riesco a vederlo.
Duel, quello del Tir che insegue la macchina. Il saggio di laurea di Steven Spielberg.
Cane di paglia (Straw Dogs), di Sam Peckinpah. Violento.
Il braccio violento della legge (The French Connection), di William Friedkin. Traffico di droga tra New York e Marsiglia, con Gene Hackman.
Continuavano a chiamarlo Trinità, di E.B. Clucher. Con Bud Spencer, Terence Hill.
E Johnny prese il fucile (Johnny Got his Gun), di Dalton Trumbo. Con Donald Sutherland. Un film contro la guerra. I ricordi di un mutilato, ma veramente mutilato. Angosciante.
Il dittatore dello stato libero di Bananas (Bananas), Un classico del primo Woody Allen. Con Woody Allen, Louise Lasser.
Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo (Dirty Harry), di Don Siegel. Dopo gli spaghetti western, di secondo, Clint Eastwood fa il poliziotto in California.
Ti senti fortunato?
Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, di Luigi Zampa. Con Claudia Cardinale e Alberto Sordi. Allora mi era piaciuto.
E ora qualcosa di completamente diverso (Now For Something Completely Different), di Ian MacNaughton. Con Michael Palin, John Cleese, Graham Chapman, Terry Gilliam, Eric Idle, Terry Jones. Riassunto cinematografico delle migliori gag dei Monthy Python. Se non l'avete mai visto, guardate il Ministero dei silly walk su youtube.
Il Ministero delle camminate stupide.
È ricca, la sposo, l'ammazzo (A New Leaf), di Elaine May. Il benestante rovinato Walter Matthau cerca di sposare la ricca Elaine May, per tornare a benestare.
Una nuova felce.
Appartamento al Plaza (Plaza Suite), di Arthur Hiller. Tre episodi esilaranti, il migliore è quello della sposa che si chiude in bagno prima del matrimonio, mentre il padre Walter Matthau le fa notare quanto stia spendendo per la cerimonia.
Appartamento al Plaza.
Minnie e Moskowitz (Minnie and Moskowitz), di John Cassavetes. Con Seymour Cassel, Gena Rowlands. Mi credevo che reggesse, ma temo che non sia vero.
Marginali: Per grazia ricevuta, di Nino Manfredi; I compari, di Robert Altman; In nome del popolo italiano, di Dino Risi.
Non visti: L'ultimo spettacolo (The Last Picture Show), di Peter Bogdanovich. Con Jeff Bridges; Soffio al cuore (Le souffle au coeur), di Louis Malle; Piccoli omicidi (Little Murders), di Alan Arkin; Slok (Schlock), di John Landis; Le due inglesi (Les deux Anglaises (et le Continent)), di François Truffaut.
The Who |
Who's Next 1) Baba O'Riley; 3) Love Ain't for Keeping; 5) The Song Is Over; 6) Getting in Tune; 7) Going Mobile; 8) Behind Blue Eyes; 9) Won't Get Fooled Again; |
The Rolling Stones |
Sticky Fingers Brown Sugar; Wild Horses; Can't You Hear Me Knocking; Sister Morphine; |
The Doors |
L. A. woman Love Her Madly; L.A. Woman; Riders on the Storm; |
Allman Brothers Band |
At Fillmore East Statesboro Blues; Trouble No More; Stormy Monday; |
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