Energia primaria..... 100 %
di cui:
Petrolio....................... 32 %
Carbone..................... 29 %
Gas............................. 21 %
Nucleare....................... 5 %
I protoni e i neutroni racchiusi nei nuclei degli atomi sono tenuti assieme da un’energia chiamata nucleare. Quando un nucleo di Uranio si spezza in due nuclei più piccoli, per esempio Bario e Krypton, l’energia nucleare dei due nuclei più leggeri è minore dell’energia del nucleo dell’Uranio. Questa differenza di energia, emessa durante la reazione nucleare, può essere utilizzata per scaldare un gas che faccia girare una turbina. La turbina produce elettricità, esattamente come quella di una centrale termoelettrica alimentata da combustibile fossile.
La forza nucleare è mille volte più intensa dalla forza elettrica che tiene gli elettroni legati agli atomi. Ne segue che, con la stessa quantità di materia, le reazioni nucleari sono mille volte più energetiche delle reazioni chimiche, come la bomba di Hiroshima ha tristemente dimostrato.
L’energia nucleare non è rinnovabile. Dopo che l’Uranio si è spezzato, Bario e Krypton non possono riformarlo spontaneamente: per ricomporlo bisognerebbe ridargli l’energia persa durante la fissione. Per questo motivo l’energia nucleare va contabilizzata come quella dei combustibili fossili: una volta utilizzato, l’uranio non c’è più.
Negli anni ’60 del secolo scorso l’energia nucleare sembrava l’energia del futuro e molti paesi cominciarono ad adottarla con entusiasmo. Tuttavia emersero ben presto quattro controindicazioni che raffreddarono l’entusiasmo iniziale.
Il problema delle scorie: l'Uranio238 produce nuclei transuranici radioattivi con vite medie lunghissime (Plutonio e Attinidi minori) di difficile smaltimento.
Il problema delle risorse: l’uso intensivo dell’energia nucleare (passare dal 5% al 50% della fornitura elettrica) porterebbe entro un secolo ad una carenza di Uranio naturale.
Il problema della sicurezza: diversi incidenti hanno dimostrato che occorrerebbe aumentare la sicurezza delle centrali, con metodi il più possibile indipendenti da interventi umani errati.
Il problema della proliferazione: l’estrazione di Plutonio dalle scorie rende disponibile questo materiale strategico a chiunque voglia costruire bombe atomiche.
Nel 2022 ci sono stati accessi al sito;
le pagine dell'Energia sono state visitate volte.