Sparta


Kalamata - Sparta, 60 km.71

Discendiamo il Mani messenico verso Areopoli, su una strada bella e impossibile. Il panorama è stupendo, ma i miei occhi sono solo per la forcella. La guardo dall’alto cercando di trovare le tracce dello svirgolamento. Nei brevi rettifili lascio il manubrio: eh sì, mi pare che tiri a destra. Il cuore mi sanguina. Divento sempre più laconico mentre aggiriamo il monte Taigeto.

Ci fermiamo a Kardamili, all’imbocco della gola del Taigeto, per pranzare alla Lela’s Taverna.72 Rocce, gole, strapiombi, tutta l’asprezza di noi Spartani. Se solo non avessi il dubbio della forcella.
- Fortunato tu no spartano, se no, tu e tua forcella crinata esposti sul monte Taigeto - mi dice ridendo Sigfrida, che ha ritrovato la sua insolenza. Solo perché è una donna faccio finta di niente, ma mi fa rabbia.
- Tu non rabbiare, Spartani non rabbiano, sanno loro forza. Ma guarda là, tua amica con Armando.

È vero, sulla banchina, vicino a uno yachttone tutto bianco, stanno discutendo animatamente. Vado verso di loro.
Virgilia mi vede, prende la borsa, saluta frettolosamente l’uomo che continua a parlare, e mi viene incontro.
Sorride, ma si capisce che è contrariata:
- Mangiamo qualcosa, ho una fame! - mi dice.
- Vieni, ho un tavolo in quella taverna. Ti voglio presentare Sigfrida, che ho conosciuto a Olimpia.
La faccio sedere.
- Dov’è 'sta Sigfrida?
Già dov’è? Era qua, ne trovi una e sparisce l’altra.

Sigfrida è in piedi vicino all’uscita, si è rimessa la tuta, il casco e saluta con la mano:
- Tu già lento da solo, figurati con ragazza dietro. So tuo percorso, forse incontriamo di nuovo più avanti. Buon viaggio - e se ne va, ci rimango male.

Giusto ora doveva rispuntare Virgilia, cos’è non stava bene con l’Armando? L’ho riconosciuto: è quello di capo Sounion; altro che botanica, comincio ad avere dubbi sulla sua ingenuità.

Virgilia non ha voglia di parlare, figuriamoci io; riprendiamo laconicamente il viaggio. Dopo un’ora e mezza siamo ad Areopoli, zitti zitti continuiamo verso Githio e poi verso Sparta.
Preoccupato per le parole di Sigfrida, per prudenza parcheggio la moto prima di entrare in città. Non vorrei che qualcuno si accorgesse della forcella storta.

Dove mangeremo a Sparta? Se le cose non sono cambiate, tutti i cittadini mangiano ancora alle mense pubbliche. Licurgo nell’introdurre questa misura non aveva considerato i turisti. E noi?

Ci presentiamo alla fidìtia73 e chiediamo di essere ammessi. Il commensale più anziano ci indica la porta e laconico dice: - Fuori di là parola non esce. - Quindi un cameriere passa tra i tavoli con un vaso in testa, e i commensali, senza dire parola, lanciano nel vaso delle pallottoline fatte con la mollica. Se se ne troverà anche una sola schiacciata, vuol dire che avremo avuto un voto negativo, e saremo mandati via.74

Per questa volta è andata, dopo il pane d’orzo, potremo finalmente gustare il brodo nero,75 di cui siamo ghiotti solo noi Spartani. Virgilia è inorridita, vorrebbe sputarlo, come fece quel re del Ponto la prima volta che lo assaggiò, ma non osa. Sono contento per lei: si sta temprando. Invece, mi prende da parte e mi dice: - Se non mi porti subito fuori di qui, in un ristorante cristiano, il viaggio te lo continui da solo!

Rimango senza parole: non è affatto un comportamento spartano.
- Virgilia, Licurgo ha abolito l’uso della moneta, per impedire l’acquisto di merci straniere,76 anche trovando il ristorante, come faremo a pagare?
- Con la carta di credito.

Sono allibito: - Virgilia, Licurgo ha pure proibito l’uso della motocicletta in Laconia, come faccio a trovare un ristorante?
- Affitta uno scooter, e trova anche un albergo per stanotte, e buono!
- Cosa? Dovrei lasciare la moto e prendere uno scooter?
- Con lo scooter o sopra lo scooter. Vai!

Vado, vado. D’altra parte quando una forestiera disse a Gorgo, moglie di Leonida: - Solo a Sparta le donne comandano gli uomini - Gorgo rispose: - Sì, ma solo a Sparta le donne generano uomini.77

Trovo l’Elvetikon78 in Paleologou 32, prenoto un tavolo; uscendo noto una Porsche cabrio parcheggiata. Quando torno con Virgilia, la nota anche lei.
Il cameriere non è esattamente un fulmine di guerra. Virgilia è ancora di cattivo umore, non ha voglia di parlare. Dopo un po’, aspettando il primo, cerco di rompere il ghiaccio: - Com’è andato il viaggio in macchina? L’hai sentito il profumo dei fiori?
- L’ho sentito.
- E i meravigliosi colori della natura li hai visti?
- Li ho visti.
- Hai notato come sono contorti gli olivi in questa regione?
- L’ho notato. Senti, vado un attimo ad incipriarmi il naso, tu intanto comincia, non ti preoccupare se ritardo qualche minuto.

- Che tesoro, la piccola sta davvero diventando una gran botanica! - penso con affetto. Mangio il primo e anche il secondo, prendo il dolce e poi l’amaro, pago il conto e riparto. Una maniera di proseguire la troverà.

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[71] La strada diretta da Kalamata a Sparta è lunga 60 km.
In alternativa, volendo fare del turismo, si può costeggiare il Mani Messenico e aggirare il monte Taigeto, anzichè attraversarlo. Ecco alcuni itinerari:
Kalamata, 25 km Stavropigi, 11 km Kardamili, 8 Stoupa, 17 Namitsis, 14 Itilo, 7 Areopoli.
Areopoli, 5 Spileon Dirou, 13 bivio Mina e Mezaros, 9 Gerolimenas, 3 Alika.
Alika, 7 Vathia, 5 Porto Kagio oppure 5 Paliros.
Alika, 7 Lagia, 7 Kokala, 10 Drimos, 8 Kotronas, 15 Areopoli.
Areopoli, 28 Githio (ss 39), 46 Sparti (ss 39).

[72] Lela’s Tavern & Rooms, tel. 0721 73541.

[73] Mensa pubblica.

[74] Plutarco: Vita di Licurgo, 12.

[75] Cinghiale cotto nel sangue, con sale e aceto, secondo Ateneo: 4, 11.

[76] Plutarco: Vita di Licurgo: 9.

[77] Ibidem, 14.

[78] Tel. 0731 26170 (vent'anni fa).

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Pubblicato il 26 novembre 2011; modificato il 12 luglio 2013.

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