Le prime dieci della Billboard.
01. Volare – Domenico Modugno
02. Claudette – The Everly Brothers
03. Don't – Elvis Presley
04. Witch Doctor – David Seville
05. Patricia – Perez Prado
06. Raunchy – Billy Vaughn
07. Magic Moments – Perry Como
08. Tequila – The Champs
09. It's All in the Game – Tommy Edwards
10. Return to Me – Dean Martin
Little Richard, un fiammeggiante esponente del settore, ambiva al titolo di Re del Rock 'n' Roll, ma nessun discografico se la sentì di detronizzare Presley. Così, dovette accontentarsi di un più modesto "Architetto del rock 'n' roll", carica che ha conservato fino alla fine [1]. Nel gennaio del 1958, al massimo del successo, Richard abbandonò la musica commerciale e si convertì alla Chiesa dei Cristiani Nati di Nuovo (la stessa di George W. Bush). Era successo che alcune settimane prima, sorvolando le Filippine di ritorno da un tour in Australia, aveva visto del fuoco fuoriuscire da uno dei motori e solo la forza delle sue preghiere era riuscita a spegnere le fiamme (pare che sia stato l'unico sull'aereo ad accorgersi dell'incendio). Per Little Richard si era trattato di un evidente messaggio divino, per cui abbandonò il mondo dello spettacolo e si mise a cantare le lodi del Signore nelle chiese della congregazione. Piano piano, tuttavia si accorse che a cantare le lodi del Signore non si guadagnava molto. Nel '64, ormai a corto di liquidi, provò a rientrare nello show business, ma il rock 'n' roll era ormai passé. Da allora ci ha riprovato senza successo quasi ogni anno. Pare che da qualche tempo si veda con George W. Bush alla sezione "Quelli Nati di Nuovo, che non hanno capito bene il messaggio che gli era stato mandato".
Nel dicembre ’57 Jerry Lee Lewis sposò la tredicenne Myra, figlia del cugino, che l’aveva ospitato e suonava nella sua band. Nel ’58, quando andò in tournée in Inghilterra, i giornali inglesi lo scoprirono. L’età della sposa (la sua terza moglie) e il fatto che fosse incinta di otto mesi destarono scandalo tra i bigotti sudditi di Sua Maestà. Una furiosa campagna di stampa si scatenò contro di Lewis e la tournée venne interrotta. I Lewis tornarono alla svelta negli USA, ma l’ipocrita stampa americana continuò a bersagliarlo, lo scandalo non si placò ed i suoi dischi vennero boicottati dalle radio nazionali. Quando il suo cachet passò da 10000 a 250 dollari a serata, Jerry Lee capì di avere commesso un grosso sbaglio.
In primavera Elvis Presley iniziò il servizio militare. Verrà spedito in Germania per due anni: niente concerti e niente nuovi dischi. La cosa non lo lasciò contento, stava guadagnando così bene.
La canzone del '58 fu Johnny B. Goode, vera epitome del genere rock, composta e interpretata dal suo più grande artista: Chuck Berry. Vale però la pena ricordare che alcune canzoni italiane entrarono inaspettatamente nell’Hot 100 USA: Come Prima e Guaglione e, soprattutto, Volare di Domenico Modugno che, secondo Billboard, divenne addirittura la più venduta dell’anno. Un altro brano memorabile fu La Bamba, una commistione di ritmi latini e rock 'n' roll, che portò al successo l'allora diciassettenne Ritchie Valens.
Successi del 1958
Big Bopper – Chantilly Lace
Bobby Darin – Queen of the Hop
Bobby Freeman – Do You Wanna Dance
Buddy Holly – Rave on
Champs – Tequila
Chordettes – Lollipop
Chuck Berry – Johnny B. Goode
Chuck Berry – Sweet Little Sixteen
Coasters – Yakety Yak
Connie Francis – Stupid Cupid
Crests – Sixteen Candles
Dean Martin – Volare
Diamonds – The Stroll
Dion and the Belmonts – I wonder why
Eddie Cochran – Summertime blues
Elvis Presley – Don’t
Elvis Presley – Hard headed woman
Everly Brothers – Claudette
Johnny Cash – Folsom Prison Blues
Monotones – The book of love
Paul Anka – You are my destiny
Perry Como – Magic moments
Platters – Twilight time
Ritchie Valens – Donna
Ritchie Valens – La Bamba
L'influenza del rock sulla musica leggera si fece più profonda. Il suo ritmo s’insinuò nelle canzoni popolari, veloce o lento, secondo il bisogno. Il rock iniziò a trasformarsi in pop. Il pubblico voleva così, il gradimento aumentò e così pure le vendite di dischi. Il prezzo da pagare fu l'originalità.
Il gruppo vocale canadese The Diamonds lanciò la prima Dance Craze del rock 'n' roll, con la canzone "The Stroll". I ballerini formavano due file, una di maschi e una di femmine, e si muovevano formando figure nella sala. Fu la prima volta che le coppie si separavano nel rock 'n' roll, una danza di coppia derivata dal jive e dallo swing.
Magic moments me la ricordo: mio padre la cantava (e fischiava) in macchina. Mio padre cantava bene (da giovane aveva fatto parte del coro della GIL), ma io, da figlio, ovviamente non la sopportavo, e mi tappavo le orecchie.
Mia madre ebbe due dispiaceri: uno da Tyrone Power, che morì d’infarto durante la lavorazione di un film. Che peccato! – disse. L’altro da Eddie Fisher, che lasciò Debbie Reynolds per mettersi con Liz Taylor, sua grande amica, cui era appena morto il marito Mike Todd (il miglior amico di Fisher). Che vergogna! – disse.
Ci fu un'altra cosa di cui mi ricordo: l'invenzione dell'hula hoop, perché a farlo girare, non ci riuscivo proprio.
Altre canzoni del 1958
Domenico Modugno – Volare
Fred Buscaglione – Buonasera signorina
Renato Carosone – Caravan Petrol
Renato Carosone – Torero
Yves Montand – Mon manège à moi
I soliti ignoti, di Mario Monicelli, con Gassman, Mastroianni, Salvatori, Totò. La storia la conoscono tutti, il più grande film di tutti i tempi.
La donna che visse due volte (Vertigo), di Alfred Hitchcock. Kim Novak finge di essere un'altra per far impazzire James Stewart. Buono.
Gigi, di Vincente Minnelli. Musicale, nella Parigi della Belle Epoque una ragazzina studia per diventare "escort". Sufficiente.
Venezia, la luna e tu, di Dino Risi. Alberto Sordi e Nino Manfredi, improbabili gondolieri dall'accento romano, vogliono entrambi sposare Marisa Allasio, e Sordi rimorchiare anche le turiste. Stupido e divertente.
Ladro lui, ladra lei, di Luigi Zampa. Alberto Sordi e Sylva Koscina rubacchiano entrambi, ma poi lei mette la testa a posto e sposa uno col negozio. Sufficiente.
Totò nella luna, di Steno. Ugo Tognazzi, innamorato della figlia di Totò, Sylva Koscina, scrive romanzi spaziali e finisce con l'essere mandato sulla luna. Discreto.
Marinai, donne e guai, di Simonelli. Talmente stupido che ho dubitato a lungo se inserirlo in questa lista. Alla fine è stata la presenza di Tognazzi e Vianello a convincermi.
Un po' noioso: La gatta sul tetto che scotta (Cat on a Hot Tin Roof), di Richard Brooks, con Elizabeth Taylor e Paul Newman. Drammone familiare tra il padre e i due figli che non fanno quello che vorrebbe lui. Mah.
I Vichingi, brutto, solo per dire che è quello in cui Kirk Douglas grida "Odinooo".
Cito senza averlo visto: Bell Book And Candle (1958) (Una strega in paradiso) di Richard Quine.
[1] Da noi l'architetto è una professione liberale, uno direbbe: perché allora non avvocato del rock ’n’ roll? Ma Richard lo intendeva come i credenti negli Stati Uniti (nel significato di Dio creatore).
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